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La Cerimonia dei Protomartiri
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Dall'Osservatore Romano del 2 luglio 2010.
Rinnovando una tradizione secolare, la Pontificia Accademia Cultorum Martyrum ha commemorato anche quest'anno i santi protomartiri della Chiesa di Roma, con una celebrazione svoltasi in Vaticano, nel tardo pomeriggio di mercoledì 30 giugno. Sullo stesso suolo dove sorgeva il Circo di Caligola e Nerone, l'arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha presieduto la celebrazione eucaristica e la successiva processione. Ai sodali dell'antico Collegium fondato nel 1879, raccoltisi in preghiera nella chiesa di Santa Maria in Camposanto, il presule ha offerto una riflessione che pur non accennando esplicitamente alla situazione attuale, conteneva un messaggio forte sulla fedeltà e la coerenza della testimonianza cristiana nella società contemporanea, che non devono mai venir meno anche nei momenti di difficoltà.
La libreria PIC/LCD
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Continua lo sviluppo del progetto Neptune.
Dopo aver avuto il manuale tecnico del controller LCD KU0066, sono state approntate le adeguate subroutines in assembler PIC16F628 per costruire una libreria con delle API sfruttabili da qualsiasi altra applicazione che richieda un output alfanumerico su LCD.
A livello hardware è stato sfruttato un collegamento a sette bit (4 per i dati e tre di controllo) tenendo la linea R/W del display sempre a livello logico zero (non importa in questa fase leggere la RAM del KU0066). A livello software prima di poter costruire la libreria LCD e stabilire le sue API, è stato necessaro approntare un'adeguata libreria per effettuare precisi ritardi (così come richiede il KU0066) nell'esecuzione.
La gestione delle due righe logiche, ma una sola linea fisica, del display è ora completamente trasparente all'utente.
In una successiva release della libreria LCD si tenterà di offrire anche sofisticate funzioni di scrolling orizzontale.
Pio XII e la tomba dell'Apostolo
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Ancora un interessantissimo articolo di Carlo Carletti tratto dall'Osservatore Romano di qualche tempo fa.
Papa Pacelli e la storia degli scavi archeologici nella necropoli vaticana
di Carlo Carletti
La vigilia della festa dei santi Pietro e Paolo, il 28 giugno 1939, Pio XII prese la storica decisione di avviare la sistematica esplorazione dell'area sepolcrale che aveva accolto la memoria petrina. L'immediata premessa di questo progetto non era propriamente il consapevole progetto di un'indagine archeologica strategica, quanto piuttosto l'esigenza di allestire una decorosa e degna sistemazione per la sepoltura del defunto pontefice Pio XI (morto il 10 febbraio 1939), che già in vita aveva manifestato il desiderio di essere deposto nelle Grotte Vaticane. A tal fine, su iniziativa dell'allora segretario-economo della Fabbrica di San Pietro, monsignor Ludwig Kaas, legato da vincoli di amicizia con Pio XII fin dai tempi in cui il futuro Papa era stato nunzio apostolico in Germania, si avviò una serie di interventi strutturali per ampliare e rendere più facilmente praticabile, anche per i fedeli, lo spazio delle Grotte: fu deciso in prima istanza di abbassare il livello delle Grotte di circa un metro e ciò, come era facilmente prevedibile, consentì di scorgere immediatamente i resti delle fondazioni della basilica voluta da Costantino e una parte del sottostante sepolcreto romano che per edificare la basilica petrina era stato totalmente interrato e in molte sue parti gravemente danneggiato.
Quando trama e ordito creano un'opera d'arte
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Ancora un ottimo articolo tratto dall'Osservatore Romano e scritto da Nicola Gori. Quante volte, passando nei saloni e nei corridoi in Vaticano abbiamo visto i meravigliosi arazzi: certo anche con un occhio distratto si capisce quanto valore possano avere, ma dietro c'è di più. Persone che ogni giorno con cura e amore dedicano il loro tempo al restauro ed al mantenimento di questi capolavori.